Sa ispirare come nessun altro e non smette di farlo un solo istante, in tutti e in ciascuno dei cuori dell’umanità. Lui, il Maestro Gesù, è l’unico Maestro che sa ispirare da dentro con la potenza e la dolcezza del Paraclito. Niente e nessuno sulla terra sa ispirare così. Da questo deriva la potenza straordinaria e assolutamente unica del vangelo. Niente di ciò che è scritto e proposto sulla terra suona alle orecchie e al cuore dell’uomo in modo così semplice, perfetto, completo nel saper ispirare alla metànoia come il vangelo.
Ma cosa significa saper ispirare? Ispirare è prima di ogni cosa mostrare, indicare, proporre alla mente e al cuore, senza provocare giudizi, pressioni o divisioni, che i principi fondanti per essere felici potrebbero essere altri, per arrivare poi a far sperimentare e a comprendere che i principi fondanti per essere felici sono realmente altri. Quando lo spirito accetta di farsi ispirare su nuovi principi, allora è pronto per modificare i presupposti delle scelte e delle azioni: la modificazione dei presupposti rende possibile all’orientamento mentale di cambiare le regole, e questo permette all’uomo di aprire nuove prospettive e scelte per il proprio benessere e felicità.
L’indicazione umana “il tempo è denaro” si fonda su dei principi di un certo tipo, che determinano presupposti, regole, prospettive, scelte e azioni, abitudini alimentari, stili di vita, disarmonie e malattie di un certo tipo. L’indicazione divina “shabbat-riposati con regolarità e celebra la vita con gratitudine” si fonda su dei principi di un altro tipo, che determinano presupposti, regole, prospettive, scelte e azioni, abitudini alimentari, stili di vita, armonie e salute di un altro tipo. Lottare per la carriera, l’ambizione, il successo è il comportamento di colui che si è così rassegnato alla propria miseria spirituale e alla sfiducia psichica in se stesso, da essersi aggrappato al principio primo di compiacere se stesso e gli altri a tutti i costi, per tutta la vita. Appassionarsi al bene comune, alla condivisione, al benessere per tutti, è il comportamento di colui che crede in se stesso come figlio di Dio, crede ai doni ricevuti da Dio e, con umiltà spirituale e produttività psichica, si è legato al principio primo di essere felice e di far felici gli altri, senza pressioni, violenza, separazioni, per tutta la vita, anche in tempo di persecuzione. Famiglie divise e in lotta per l’eredità, coppie in separazione che si massacrano in tribunale per il denaro, la proprietà privata della terra, dell’acqua, dei beni di assoluta necessità offrono il segno chiaro non solo della durezza del cuore dell’uomo ma soprattutto dei principi che lo alimentano.
Gesù è venuto sulla terra a ispirarci nuovi principi, nuovi presupposti, nuove procedure, prospettive, scelte e azioni. È venuto sulla terra e ci ha parlato e mostrato lui stesso che è possibile cambiare quello che ci sembra impossibile cambiare, che è possibile migliorare ciò che ci sembra impossibile migliorare. Ecco perché nella sua Parola insiste così tanto e così spesso nel non smettere di cercare, di bussare, di cercare ispirazione e nel lasciarsi ispirare: Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.