La mente - Ma Gesù, conoscendo...

La mente

Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore?
Secondo Gesù il modo di pensare degli scribi è un modo malvagio, che si manifesta nell’incapacità della mente umana di mettere in relazione tutti i suoi contenuti e tutte le sue conoscenze, perché ingabbiata nel pregiudizio e incatenata dall’ignoranza. Gli scribi non riescono a connettere le informazioni ricevute dalla bibbia con le informazioni che ricevono in diretta dalla potenza e dalla sapienza dell’uomo-Dio che hanno davanti. Allo scopo di approfondire la realtà del vivere e della vita, la mente ha creato nei millenni le più diverse scienze e discipline, ma ognuna di esse tende a cercare e a raccogliere informazioni e conoscenze procedendo unicamente verso la propria direzione, rendendo impossibile il confronto, la condivisione, la visione dall’alto, in una parola, la sapienza. Sapiente dunque non è colui che sa, ma colui che sa mettere in collegamento le varie conoscenze provenienti da diverse scienze e discipline per una visione unitaria e complessiva. Gesù definisce questo processo – operatore di divisione – della mente degli scribi un processo malvagio, generatore di danno e pericolo, che allontana da Dio e dall’uomo, perché non permette in alcun modo l’unione delle conoscenze frammentate e separate. Oggi tutti parlano di risveglio, auspicano un’era di nuova consapevolezza, ma realmente gli uomini non sanno cosa stanno dicendo. Cosa accadrà alla mente, quando vorrà aprirsi a una visione più unitaria e unificante, dopo essersi allontanata da Dio per così tanto tempo? Se non sarà Dio Padre ad accompagnare l’umanità in questo risveglio attraverso la compassione di Gesù e la grazia e la fantasia dello Spirito Paraclito, la riunificazione delle conoscenze frammentate e separate condurrà a visioni tali della realtà e delle procedure di funzionamento della vita che la mente impazzirà. In pratica quando la mente si aprirà alla visione di come avremmo potuto vivere su questa terra, di quanto avremmo potuto essere felici, sani, geniali, liberi in questo mondo immenso e meraviglioso, pur essendo una visione di totale benessere, per la mente sarà una visione che provocherà una sofferenza immane e insopportabile. Solo uno stolto può pensare che diventare consapevoli improvvisamente di cosa abbiamo perduto, gettato via, distrutto, in modo così penoso e arrogante sia un momento felice e liberante! Cosa sarà della mente umana, quando si renderà conto improvvisamente di quanto l’umanità ha sofferto e ha fatto soffrire per nulla, per semplice stupidità, presunzione e paura? Se Dio non ci accompagnasse e proteggesse in quei giorni di risveglio, potremmo morire tutti di dolore e terrore.
Cosa succederà alla mente umana, quando le sarà chiaro che gli ospedali si sono riempiti per secoli non di ammalati ma di uomini e donne che hanno trattenuto pensieri di rabbia, rancore e paura e che la cura non doveva essere cercata fuori dell’uomo ma al suo interno? Cosa accadrà alla mente umana, quando sarà reso evidente che il sistema educativo usato per millenni, per condurre le generazioni alla conoscenza di Dio e alla verità, attraverso le forzature, la forza del dovere e della volontà, era l’unico sistema utile per cancellare ogni forma di comprensione nell’uomo? Cosa accadrà alla mente umana, quando le sarà chiaro che nessuna guerra è stata necessaria, nessuna guerra è servita a qualcosa, nessuna guerra è iniziata, se non per un freddo calcolo di interessi dei potenti? Nei giorni dell’ignoranza sono stati i sensi di colpa a colpire la mente umana ma nei giorni dell’illuminazione sarà il rimpianto. Senza la cura amorevole di Dio, il processo di risveglio ci renderebbe o completamente folli oppure perennemente fuggitivi, per allontanarci il più possibile da una forma di conoscenza e di risveglio che potremmo non essere in grado di affrontare, nascondendoci ancora una volta nella tana oscura della pigrizia e dell’ignoranza. Senza Gesù non possiamo fare nulla, nemmeno goderci i giorni della nuova consapevolezza.

Vangelo di Matteo 9,1-8

In quel tempo, 1 salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. 2 Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
3
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». 4 Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? 5 Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? 6 Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». 7 Ed egli si alzò e andò a casa sua. 8 Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.