I sistemi del mondo hanno princìpi insani, tenebrosi e disarmonizzanti, legati esclusivamente all’interesse economico, al potere, al prestigio, al personale vantaggio ma, nel raggiungere i loro obiettivi, hanno un metodo, seguono un metodo ben preciso, che deve portare ai risultati previsti. I figli del mondo, i figli dell’addestramento umano, per perseguire i loro perversi obiettivi, verificano continuamente la validità del metodo e la qualità e la quantità degli obiettivi raggiunti.
I figli della luce seguono principi sani, luminosi e armonizzanti ma, nel perseguirli, non hanno metodo, non seguono un metodo preciso che garantisca loro di raggiungere dei risultati. I figli della luce credono che l’amore e il bene, i motori del loro muoversi, siano sufficienti per garantire il raggiungimento e la realizzazione dei loro obiettivi luminosi, ma è un grave errore.
Nella luce e nelle tenebre tutto ha bisogno di un metodo, di una verifica. In natura tutto segue un metodo ben preciso che garantisce la sopravvivenza delle specie e della vita. Per un verso, i figli del mondo, nel loro sistema di tenebra, hanno imparato dalla natura, prima e meglio dei figli della luce, come tutto ciò che deve funzionare deve avere e seguire un metodo ben preciso e una verifica continua. I figli della luce, su questo, sono estremamente più sprovveduti e illogici, disorganizzati e senza metodo. Questo atteggiamento mentale li abitua a considerare il fallimento e il mancato raggiungimento degli obiettivi come frutto della volontà divina, considerando la provvidenza divina come una specie di superiore compensazione alla loro mancanza di metodo e intelligenza, una specie di obbligatoria perenne supplenza divina.
Quando Gesù afferma che senza di lui non possiamo fare nulla, non vuole certo dire che lui si arrangia a fare tutto così che l’uomo può rimanere inerte e passivo. Afferma invece che gli uomini devono fare tutto quello che scelgono di fare sempre con lui, mai senza di lui. Gesù ci ha ricordato che tutto ciò che i figli della luce desiderano fare, per raggiungere i loro obiettivi di luce, prevede tanto l’abbandono nella sua potenza amante, quanto l’utilizzo di tutte le capacità e le potenzialità intellettuali e spirituali fornite loro dalla creazione, attraverso metodo e verifica precisi e sempre in evoluzione. Per annunciare bene e con efficacia il vangelo, per fare catechesi, per esercitare la solidarietà, per sostenere i deboli, per aiutare chi ha bisogno ci vuole metodo, non solo passione. Anzi la potenza dell’amore e la forza della passione si manifestano nella funzionalità e nell’intelligenza del metodo. Per questo il Padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza, aveva agito cioè con metodo preciso ed efficace, perfettamente adatto al raggiungimento del risultato.