Alla fine

Alla fine

Gesù, con il termine regno dei cieli, indica diverse realtà del mondo di Dio e del modo di fare di Dio, e la loro comprensione è legata di volta in volta al contesto del brano. In questo caso con il termine regno dei cieli Gesù indica una visione dall’alto di tutto il disegno di amore che Dio ha concepito per offrire all’uomo un’occasione meravigliosa per comprendere il senso della propria rivolta contro Dio, per conoscere come la scelta di mettersi in rivolta contro Dio lo abbia scollegato da Dio, dall’amore, da se stesso e dalla vita intera. Con regno dei cieli Gesù indica il modo in cui questo disegno amoroso di Dio si è realizzato nella creazione del tempo-spazio di tutta la storia del cosmo, della terra e dell’uomo, tempo-spazio donato agli uomini e alle donne per ritornare in se stessi, chiedere perdono, riconciliarsi con la vita e con Dio stesso.
Gesù non usa giri di parole e ci rivela chiaramente che, secondo il grande disegno, un giorno questa storia umana finirà, e qui non sta parlando della sua venuta intermedia, ma proprio della fine della storia, del termine di questa dimensione terrena, per aprire all’umanità la vita senza fine della dimensione celeste.
Poi, attraverso il simbolo della rete da pesca, egli rivela un altro aspetto fondamentale del progetto e del disegno divino che riguardano la storia dell’umanità su questa terra. La rete piena di ogni genere di pesci rappresenta la pienezza delle possibilità, delle occasioni, delle opzioni, delle opportunità, delle risorse offerte agli uomini e alle donne di questo mondo per ricentrarsi in loro stessi, ricollegarsi a Dio, sciogliere ogni sfida e abbandonare ogni rivolta, per aprirsi al benessere, alla felicità, all’amore e alla pace. Ma chi sono i pesci che riempiono la rete? In che modo Dio ha offerto la pienezza delle sue possibilità all’umanità? In che modo il Creatore ha offerto all’umanità la varietà infinita delle sue occasioni di vita e di amore, le meraviglie delle sue opportunità, la ricchezza delle sue alternative, la sapienza delle sue prospettive, il genio della sua fantasia, il patrimonio della sua conoscenza, i mezzi indispensabili, i capitali energetici, le risorse rinnovabili per la risurrezione dell’umanità? Di cosa si è riempita la rete della storia? Di uomini e donne. Gli uomini e le donne sono la pienezza delle possibilità, delle occasioni, delle risorse, delle prospettive che Dio dona all’umanità. Ogni uomo che nasce sulla terra non serve a fare numero e massa, ma è un’occasione, unica e irripetibile, una possibilità meravigliosa, ricchissima e ulteriore per cambiare, migliorare, evolversi ed essere felici. Dio offre all’umanità tutto ciò che serve alla sua evoluzione attraverso la varietà incalcolabile dei suoi figli. Nel disegno di Dio ogni uomo che nasce su questa terra non è un caso ma un’opportunità unica e meravigliosa per l’umanità di decollare e volare in pace verso Dio.
Dopo che la rete della storia si è riempita di ogni opportunità e possibilità offerta da Dio all’umanità, attraverso la ricchezza e la meraviglia di ogni uomo e donna nati su questa terra, e dopo che questa rete della storia si è riempita delle libere risposte di ciascuno dei suoi figli, la storia si chiuderà.
Ogni uomo e donna è stato creato libero di vivere secondo i disegni del proprio cuore: disegni amanti e luminosi di alcuni, disegni malvagi e tenebrosi di altri. Nell’ultimo giorno verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. I cattivi sono gli uomini e le donne che si sono serviti del fatto di essere un’opportunità di vita unica e irripetibile per l’umanità, per il proprio vantaggio, la propria vanità, avidità e sete di dominio. I buoni sono gli uomini e le donne che si sono serviti del fatto di essere un’opportunità di vita unica e irripetibile per l’umanità, per il vantaggio e il benessere di tutti, per migliorare la vita dell’umanità secondo i disegni di Dio, senza vanità, invidia, sete di dominio, ma nella lode e nella gratitudine. I cattivi saranno gettati nella fornace ardente, per sempre. I buoni verranno raccolti nei canestri di Dio per vivere nel suo regno celeste, per sempre.

Vangelo di Matteo 13,47-53

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «47 Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 51 Avete compreso tutte queste cose?» Gli risposero: «Sì». 52 Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
53
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.