Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 5 Febbraio 2024

5a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Primo libro dei Re 8,1-7.9-13; Salmo 131,6-10; Vangelo di Marco 6,53-56

Salmo 131,6-10

Sorgi, Signore, tu e l’arca della tua potenza.

6 Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata,
l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.
7 Entriamo nella sua dimora,
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

8 Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo,

tu e l’arca della tua potenza.
9 I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia
ed esultino i tuoi fedeli.
10 Per amore di Davide, tuo servo,
non respingere il volto del tuo consacrato.

Vangelo di Marco 6,53-56

 In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, 53 compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. 54 Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe 55 e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
56 E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

Acqua

Quando hai sete, è indispensabile fornire al tuo corpo, entro un tempo determinato, dell’acqua. Quando il corpo ha sete, vuole acqua e non si accontenterà di null’altro che di acqua. Si può far arrivare acqua alla bocca con le mani, con un boccale, un bicchiere, una foglia o in mille altri modi diversi, ma è fondamentale che arrivi acqua. Se non riceve acqua in tempo utile, il corpo muore. I metodi per fornire acqua al corpo possono essere molteplici, ma il principio è uno, il corpo deve ricevere acqua.
Gesù è per l’umanità ciò che l’acqua è per il corpo. Non ha importanza come l’umanità incontra, avvicina, conosce Gesù, l’importante, anzi l’indispensabile, è che l’umanità entri in contatto con Gesù e lo faccia entrare dentro di sé in qualche modo, altrimenti l’umanità muore. I metodi, i modi, le maniere con i quali l’umanità può venire in contatto con Gesù sono molteplici ma il principio è uno e uno soltanto: senza Gesù e il suo vangelo l’umanità degenera, muore, si estingue. Gesù non è una religione, è l’energia suprema stessa che ha creato i mondi e la vita, è l’energia stessa dell’Amore che tutto fa vivere e tutto sostiene. Gesù non guarisce tutte le malattie e non fa risorgere i morti perché è un grande taumaturgo, ma perché è l’energia stessa dell’Amore, è il Principio vitale, l’Essenza della vita. Anche se non lo sa, anche se non ne è consapevole l’umanità è il materiale-entità più sensibile a Gesù che ci sia, perché l’umanità è fatta di Gesù, è fatta per Gesù e vive solo in Gesù. Per fortuna anche se l’uomo non ne è consapevole, Gesù non lo dimentica mai.