Avun Padre nostro

Matteo 6,9-13

Gesù insegna all’uomo a concepire e a cercare un nuovo, nuovissimo rapporto con Dio. Il Padre nostro non è solo una preghiera, la preghiera, è il compendio stesso del vangelo, la sua finestra di comprensione verso l’infinito. Ecco che Gesù insegna a pregare, insegna a adorare Dio al presente, secondo una procedura precisa e perfetta, a pregare e adorare secondo i desideri di Dio, in spirito e verità.

La traduzione del Padre nostro presente in Shiloh, il Principe della pace è diversa da quella tradizionale. Fondamentalmente l’uomo si può rivolgere a Dio in due modi: o per riconoscere, lodare, benedire la sua presenza e i suoi doni, oppure per chiedere, implorare, invocare aiuto o perdono.
La traduzione tradizionale pone il Padre nostro come una preghiera di invocazione e di richiesta. Si implora: Venga il tuo regno, ma in realtà Gesù afferma nel vangelo: Cambiate mente perché il regno dei cieli è qui (Matteo 3,2). Si implora: Dacci il pane quotidiano, ma in realtà Dio provvede costantemente a tutto, fa piovere sui giusti e sugli ingiusti (Matteo 5,45), nutre gli uccelli del cielo (Matteo 6,26) e veste i fiori del campo (Matteo 6,28).
La fonte originale greca e aramaica del Padre nostro (impiegando rispettivamente le forme verbali dell’imperativo aoristo e dell’imperfetto, che indicano azione già presente e perdurante) lascia aperta la possibilità di tradurre la preghiera come un’invocazione: venga il tuo regno, dacci oggi il pane quotidiano, implorando per qualcosa che manca, oppure come un’affermazione del presente di Dio: il tuo regno viene, tu ci doni il pane di ogni giorno, dove non c’è ipotesi, possibilità o augurio, ma affermazione che benedice un fatto sempre presente e reale.
Sono due prospettive diverse. La grammatica le permette tutte e due. C’è da chiedersi se Gesù volesse insegnare ai suoi discepoli a pregare per implorare la magnificenza dell’amore di Dio o per adorare, lodare, benedire e riconoscere la magnificenza dell’amore di Dio.

Per approfondire il Padre nostro secondo la fonte greca e aramaica dei vangeli, vedi Shiloh, il Principe della pace (CD, USB e libro), Paolo Spoladore, Usiogope, 2024.
Il brano Avun Padre nostro è contenuto nell’opera Shiloh, il Principe della pace (CD, USB e libro), Paolo Spoladore, Usiogope, 2024.

 

Lyrics

Padre nostro che sei nei cieli
santificato è il tuo nome
il tuo regno viene
la tua volontà si compie
come in cielo così in terra
la tua volontà si compie
come in cielo così in terra
la tua volontà si compie

Tu ci doni il pane di ogni giorno
tu rimetti a noi i nostri debiti
nell’istante in cui noi li rimettiamo
ai nostri debitori
Tu non ci induci in tentazione
ma nella tentazione
ci strappi dal maligno

Perché tuo è il regno la potenza
e la gloria ora e per sempre
Perché tuo è il regno la potenza
e la gloria ora e per sempre