La creazione non è lo scopo. Vincere il male e il Maligno non è lo scopo. Seminare il bene non è lo scopo. Esseri liberati ed essere liberi non è lo scopo. Essere salvati non è lo scopo. Guarire, essere nel benessere non è lo scopo. Amare Dio, amare se stessi, amare gli altri e dagli altri essere amati non è lo scopo. Evolversi, progredire, crescere, perfezionarsi non è lo scopo. La conoscenza, la sapienza non è lo scopo. La Parola di Dio non è lo scopo. L’unità non è lo scopo. Evangelizzare, convertire, guidare alla fede non è lo scopo. Condurre alla spiritualità e all’evoluzione interiore non è lo scopo. La fede stessa non è lo scopo. Stare bene, vivere in pace, condividere, costruire benessere non è lo scopo. Cercare l’armonia non è lo scopo. La carità, l’amore reciproco, il dono di sé, il servizio umile ai fratelli, la comprensione non è lo scopo. Il perdono non è lo scopo. La compassione, la misericordia non è lo scopo. Pregare non è lo scopo. Meditare non è lo scopo. La liturgia, la lode, il ringraziamento, celebrare non è lo scopo. L’immortalità non è lo scopo. Il paradiso non è lo scopo. La luce senza fine, la vita senza fine non è lo scopo.
Ma allora qual è lo scopo? Qual è lo scopo di tutto, se non è nemmeno l’amore, il paradiso, la vita immortale? Facciamocelo dire da Gesù. Lo scopo di tutto e di ogni cosa sempre e per sempre è: Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. La gioia è lo scopo, lo scopo di tutto e di ogni cosa. Non una gioia qualsiasi, la gioia stessa di Gesù in noi. Questo è lo scopo di tutto: avere in noi la qualità e la quantità della gioia di Gesù, per sempre. Anche il comandamento dell’amore, che Gesù indica come il supremo principio della vita, la regola madre, l’ispirazione regina è un mezzo, il mezzo più potente per raggiungere lo scopo, il fine di essere felici, nella gioia. Il fine di tutto quello che Dio Padre ci ha dato, di tutto quello che Gesù ci ha detto e di tutto quello che lo Spirito Paraclito può ispirare è la gioia, la gioia piena, totale, senza fine. Ciò che non conduce alla gioia non viene da Dio e non porta a Dio. La dimensione esistenziale di Dio è la gioia. Dio è gioia. La luce di Dio è gioia, l’eternità di Dio è gioia, le braccia di Dio sono gioia, lo sguardo di Dio è gioia. La dimensione esistenziale e ontologica di Satana è l’assenza totale di gioia. La vera bestemmia contro Dio, la vera ingiuria contro la vita, la reale perversione dell’esistenza è non essere felici. Non c’è nulla nella vita che abbia senso, scopo e significato, se non siamo felici, se non siamo nella gioia, nella gioia di Gesù e di Dio. Il Signore Gesù ricostruirà il suo regno, costruirà la sua comunità non con uomini e donne perfetti, ma con uomini e donne felici e gioiosi.