Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 14 Maggio 2024

San Mattia apostolo

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 1,15-17.20-26; Salmo 112,1-8; Vangelo di Giovanni 15,9-17

Salmo 112,1-8

Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

1 Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
2
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

3 Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
4
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

5 Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
6
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

7 Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
8
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

Vangelo di Giovanni 15,9-17

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 9 «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
12
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14 Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
16
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Scopo

La creazione non è lo scopo. Vincere il male e il Maligno non è lo scopo. Seminare il bene non è lo scopo. Esseri liberati ed essere liberi non è lo scopo. Essere salvati non è lo scopo. Guarire, essere nel benessere non è lo scopo. Amare Dio, amare se stessi, amare gli altri e dagli altri essere amati non è lo scopo. Evolversi, progredire, crescere, perfezionarsi non è lo scopo. La conoscenza, la sapienza non è lo scopo. La Parola di Dio non è lo scopo. L’unità non è lo scopo. Evangelizzare, convertire, guidare alla fede non è lo scopo. Condurre alla spiritualità e all’evoluzione interiore non è lo scopo. La fede stessa non è lo scopo. Stare bene, vivere in pace, condividere, costruire benessere non è lo scopo. Cercare l’armonia non è lo scopo. La carità, l’amore reciproco, il dono di sé, il servizio umile ai fratelli, la comprensione non è lo scopo. Il perdono non è lo scopo. La compassione, la misericordia non è lo scopo. Pregare non è lo scopo. Meditare non è lo scopo. La liturgia, la lode, il ringraziamento, celebrare non è lo scopo. L’immortalità non è lo scopo. Il paradiso non è lo scopo. La luce senza fine, la vita senza fine non è lo scopo.
Ma allora qual è lo scopo? Qual è lo scopo di tutto, se non è nemmeno l’amore, il paradiso, la vita immortale? Facciamocelo dire da Gesù. Lo scopo di tutto e di ogni cosa sempre e per sempre è: Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. La gioia è lo scopo, lo scopo di tutto e di ogni cosa. Non una gioia qualsiasi, la gioia stessa di Gesù in noi. Questo è lo scopo di tutto: avere in noi la qualità e la quantità della gioia di Gesù, per sempre. Anche il comandamento dell’amore, che Gesù indica come il supremo principio della vita, la regola madre, l’ispirazione regina è un mezzo, il mezzo più potente per raggiungere lo scopo, il fine di essere felici, nella gioia. Il fine di tutto quello che Dio Padre ci ha dato, di tutto quello che Gesù ci ha detto e di tutto quello che lo Spirito Paraclito può ispirare è la gioia, la gioia piena, totale, senza fine. Ciò che non conduce alla gioia non viene da Dio e non porta a Dio. La dimensione esistenziale di Dio è la gioia. Dio è gioia. La luce di Dio è gioia, l’eternità di Dio è gioia, le braccia di Dio sono gioia, lo sguardo di Dio è gioia. La dimensione esistenziale e ontologica di Satana è l’assenza totale di gioia. La vera bestemmia contro Dio, la vera ingiuria contro la vita, la reale perversione dell’esistenza è non essere felici. Non c’è nulla nella vita che abbia senso, scopo e significato, se non siamo felici, se non siamo nella gioia, nella gioia di Gesù e di Dio. Il Signore Gesù ricostruirà il suo regno, costruirà la sua comunità non con uomini e donne perfetti, ma con uomini e donne felici e gioiosi.