Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 23 Giugno 2024

12a del Tempo Ordinario – Anno B

Parola del giorno
Giobbe 38,1.8-11; Salmo 106,23-26.28-31; Vangelo di Marco 4,35-41

Salmo 106,23-26.28-31

Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

23 Coloro, che scendevano in mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
24 videro le opere del Signore
e le sue meraviglie nel mare profondo.

25 Egli parlò e scatenò un vento burrascoso,
che fece alzare le onde:

26 salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
si sentivano venir meno nel pericolo.

28 Nell’angustia gridarono al Signore,
ed egli li fece uscire dalle loro angosce.

29 La tempesta fu ridotta al silenzio,
tacquero le onde del mare.

30 Al vedere la bonaccia essi gioirono
ed egli li condusse al porto sospirato.

31 Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini.

Vangelo di Marco 4,35-41

35 In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». 36 E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
37
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 38 Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?»
39
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. 40 Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?»
41
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?»

All’opposta

Passiamo all’altra riva. Nel testo greco è scritto letteralmente: passiamo all’opposta.
Se ti viene da giudicare, considera che con la misura con cui misuri sarai a tua volta misurato; passa all’opposta, usa compassione. Se ti viene da fare un pensiero di fastidio, considera che tipo di frequenza stai usando e seminando e passa all’opposta, usa pensieri di accettazione e gratitudine.
Se ti viene da affrontare un problema, una situazione con l’ira furibonda, con la divisione, con l’inganno, la vendetta, il compromesso, passa all’opposta, dove è possibile anche il perdono, la misericordia, la comprensione, l’unità.
Se passi all’opposta, preparati a un po’ di bufera, di tempesta, di persecuzione. Satana ti scioglierà contro i suoi cani e i suoi veleni, e ispirerà cuori e menti contro di te, ma tu appoggia la testa a fianco del cuore del tuo Signore Gesù, non perdere la calma, non perdere la fiducia nell’amore e nella vita, e quando Lui vorrà dirà alla bufera e alla tempesta: «Taci, calmati!»
Se passi all’opposta devi smettere di accusare il Signore della vita di disattenzione e disinteresse nei tuoi confronti, devi smettere di pensare male di Dio. Se passi all’opposta, qualsiasi cosa accada non sorprenderti, non spaventarti. Se passi all’opposta, sai per fede che ogni cosa si sistemerà secondo la forza dell’amore; per questo, se passi all’opposta, non creare ansia, non esercitare pressione, ogni cosa si chiarirà da sé, secondo la verità di Dio che tutto conduce all’unità.