Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 8 Luglio 2024

14a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Osèa 2,16.17b-18.21-22; Salmo 144,2-9; Vangelo di Matteo 9,18-26

Salmo 144,2-9

Misericordioso e pietoso è il Signore.
Oppure: Canterò per sempre la fedeltà del tuo amore.

2 Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
3 Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

4 Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
5 Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.

6 Parlino della tua terribile potenza:
anch’io voglio raccontare la tua grandezza.
7 Diffondano il ricordo della tua bontà immensa,
acclamino la tua giustizia.

8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
9 Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Vangelo di Matteo 9,18-26

In quel tempo, mentre Gesù parlava,18 giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». 19Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
20
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21 Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». 22 Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
23 Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù 24 disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. 25 Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 26 E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Mantello

Tommaso, il discepolo che dubita della risurrezione di Gesù, afferma che crederà in Gesù risorto solo se potrà toccare le sue ferite e mettere la mano nel suo costato. Per Tommaso toccare è poter credere. Per la donna affetta da emorragia, la donna del mantello, credere è già toccare. Per Tommaso credere accade dopo aver pensato male di Gesù e dubitato dei fratelli, e avviene solo perché Gesù gli ha concesso di vedere e toccare. Per la donna del mantello credere è mantenere nella più perfetta pulizia i propri pensieri nei riguardi di Gesù, senza sporcarli con dubbi, interferenze, sospetti. La fede in Dio è possibile solo e unicamente se la mente non pensa male di Dio, non lo ritiene mai il colpevole. Gesù, in Marco 5,36, esprime perfettamente il concetto secondo cui la purezza mentale nei confronti di Dio è la radice stessa della fede: Non temere solo abbi fede. Per la donna del mantello credere è vedere in Gesù ciò che nessuno sta vedendo, anche se tutti in quel momento lo stanno guardando, è toccare di Gesù ciò che nessuno sta toccando, anche se tutti gli stanno addosso. Per la donna del mantello non è necessario incontrare la luce dello sguardo di Gesù per poter guarire dal proprio male, nemmeno ricevere la potenza della sua Parola, né la compassione di un suo gesto; alla donna del mantello basta il mantello, il mantello è sufficiente, il mantello è tutto quello che serve per guarire e salvarsi. Per la donna del mantello, il mantello di Gesù è un ponte con Dio, la misericordia e la compassione di Dio.
Quanti, in quello stesso momento, stavano toccando il mantello di Gesù in mezzo a quella calca di gente? Eppure nessuno lo ha usato come un ponte con Dio. Sono tutti attorno a Gesù ma nessuno lo sta realmente toccando, nessuno sta realmente toccando Gesù e la sua potenza salvifica e risanante, e nessuno, a parte la donna del mantello, ha ricevuto la vibrazione, l’energia salvifica e sanante di Dio. Quante mani hanno toccato quel mantello? Ne sono stati sfiorati i discepoli chissà quante volte, la gente per strada, amici e nemici durante le cene, i sacerdoti del tempio durante il processo, i soldati durante la flagellazione e la crocifissione, eppure solo la donna del mantello ha una fede così potente da usare quel mantello come un ponte, il ponte tra uomo e Dio, per ricevere l’energia di Dio.
La fede vera vede, ovunque e sempre, dove si muove Dio e Dio ci conduce, ci porta, attraverso mantelli e ponti, ad incontrare la sua energia salvifica e sanante.