Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 30 Luglio 2024

17a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Geremìa 14,17b-22; Salmo 78,8-9.11.13; Vangelo di Matteo 13,36-43

Salmo 78,8-9.11.13

Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

8 Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!

9 Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte.

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode.

Vangelo di Matteo 13,36-43

In quel tempo, Gesù 36 congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37 Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.
38
Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno 39 e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. 40 Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità 42 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!»

Bene e male

Letteralmente è scritto: Il seminatore il buon seme è il figlio dell’uomo, poi il campo è il mondo, poi il buon seme questi sono i figli del regno. Poi le zizzanie sono i figli del maligno, il nemico che le ha seminate è il diavolo, poi la mietitura è la fine del mondo, i mietitori sono gli angeli. Gesù con questa parabola ci rivela una verità incredibile. Il male e il bene esistono, e non esistono come entità teoriche generiche, ma si identificano in persone reali. I semi del bene sono persone reali, sono figli del Regno, figli del modo di vivere secondo Dio. I semi del male sono persone reali, sono figli del Maligno, figli del modo di vivere secondo il Maligno. Gesù rivela che il bene e il male esistono e sono persone, sono figli reali, non energie generiche. Altra verità che Gesù rivela più avanti, in questa parabola, è che i semi del bene, i figli del Regno di Dio non devono mai, mai, mai in alcun modo, per nessun motivo combattere i figli del Maligno, perché è proprio combattendo il male che si crea il male e si generano altri figli del Maligno, mettendosi per di più al posto di Dio. Secondo le procedure evangeliche i semi della luce, i figli di Dio, devono seminare sul campo di questa terra e di questa vita, come e quanto possono, il bene, l’amore, la pace, la giustizia, la gratitudine, la condivisione, il perdono, la compassione, la misericordia, il benessere vero, la conoscenza, la bellezza, senza mai perdere un solo secondo a giudicare i figli del Maligno, entrando in conflitto con i figli del Maligno, mai. Giudicare chi è nel bene o nel male, selezionare, condannare e combattere il male e i figli del Maligno è compito degli angeli, e non è compito degli uomini.