Letteralmente è scritto: Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, vi precederà nella verità tutta. Gesù annuncia e fa conoscere al mondo lo Spirito Paraclito come lo Spirito della Verità. Ma cos’è la verità? Secondo il vangelo la verità è tutto ciò che riguarda la conoscenza della provenienza, il funzionamento e il fine di una realtà. La verità dice il principio, l’origine di una realtà, dice il suo funzionamento secondo le leggi dominanti, dice il suo fine, il suo scopo, il suo compito. Sapere, per esempio, la verità sull’uomo significa conoscere la sua origine divina, il suo funzionamento in tutte le sue dimensioni, secondo le leggi dominanti che Dio Padre ha stabilito, e significa sapere che il suo fine ultimo sono le mani e il cuore di Dio stesso nella vita senza fine. In senso evangelico la verità non si oppone alla bugia e alla menzogna ma all’ignoranza, alla non conoscenza. Sono l’ignoranza e la non conoscenza a generare lo stato della bugia e della menzogna a tutti i livelli esistenziali. Infatti lo Spirito, che Gesù stesso definisce come lo Spirito della Verità, ha il compito di condurre, anzi di precedere l’umanità nel cammino della conoscenza, per portarla gradualmente e inesorabilmente a evolversi nella conoscenza. Non conoscere è la vera schiavitù. Conoscere rende liberi e mettere in pratica la conoscenza conduce al benessere e alla felicità. L’uomo che non conosce e non ama intimamente la verità secondo la quale è nato da Dio e che Dio e solo Dio è la sua origine, sarà costretto a una vita immersa nell’idolatria e nell’oscurantismo dei legami ombelicali, in una vita assurda e inconcludente, malvagia e senza energia dove il reale sarà pensato, considerato, trattato, vissuto come non reale e il non reale sarà pensato, considerato, trattato, vissuto come reale. L’uomo che non conosce e non ama intimamente la verità di come funzionano il tutto e la sua persona, nell’intreccio delle tre dimensioni spirituale, psichica e fisica, è un uomo destinato alla dipendenza, alla fragilità, alla schiavitù, è un uomo destinato a una vita immersa nella paura, una vita misera, affogata nell’inedia e nell’infelicità, debole e senza risorse, dove tutto è governato dalla fortuna e dalla sfortuna, dal caso, dalla devozione per gli accidenti e dalla religione della superstizione. L’uomo che non conosce e non ama intimamente la verità di quale sia il proprio fine ultimo nel cuore e nel cielo di Dio, in una vita senza fine nella totale felicità e pace, è un uomo destinato ad affidare tutta la sua esistenza, in ogni sua dimensione, alla tirannia dei poteri umani. È un uomo destinato a una vita completamente svilita e tristissima, sottomessa al gruppo dei vantaggi, quel gruppo umano perverso e figlio del Maligno che è assetato di dominio e avido di ogni ricchezza e possesso. È un uomo destinato a non conoscere mai il suo vero compito e missione sulla terra, in una vita guidata e gestita dalla stupidità e dall’ignoranza.
Per poter scegliere è indispensabile conoscere, se non si conosce, non si può scegliere, si può solo obbedire, essere dipendenti e sottomessi. La conoscenza rende liberi, perché rende possibile scegliere e la scelta permette l’amore. Non può esistere amore senza libertà e non può esistere libertà dell’uomo senza l’atto di amore di Dio di donare all’uomo la propria conoscenza. Gesù rivela che la guida di questo processo evolutivo spirituale e intellettuale è solo e unicamente lo Spirito, lo Spirito della Verità che conduce l’umanità, anzi la precede nel cammino verso la verità. Gesù rivela all’umanità che solo e unicamente lo Spirito Paraclito è lo Spirito della Verità, perché solo lui può condurre l’umanità alla conoscenza della verità senza forzare, senza mai forzare. Alla verità si può condurre, ispirare e guidare ma sempre e solo senza forzare; chi forza alla verità e alla conoscenza non lavora per gli obiettivi di Dio e nemmeno secondo la sua metodologia. Gesù esprime questo concetto con le parole: Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. L’amore e la delicatezza di Dio si riconoscono dalla gradualità gentile con cui lui conduce l’umanità alla conoscenza, senza mai forzare e costringere. Se la conoscenza rende liberi, come si potrà costringere in qualche modo alla conoscenza? Il sistema, il metodo più efficace e infallibile per allontanare gli uomini dalla conoscenza e impedire il loro incontro amoroso con la verità è forzare in qualche modo il loro cammino verso di essa. Satana sa molto bene che l’uomo che non procede verso la conoscenza della verità rimane un uomo idolatra, schiavo e schiavizzabile dalla tirannia, debole, stupido, ignorante, devoto alla superstizione e alla magia. Satana più di ogni altra cosa desidera che l’uomo non cammini verso la conoscenza della verità che Gesù vuole donargli, perché questa conoscenza rende liberi e questa libertà permette l’amore e questo amore permette la felicità. Ma come fa Satana a bloccare il cammino dell’uomo verso la conoscenza della verità di Gesù? Satana non lotta affatto contro la conoscenza che Gesù porta all’umanità, anzi, opera perché questa si espanda il più possibile e in modo più capillare possibile ovunque e in chiunque. Satana non è contro la diffusione, la divulgazione capillare di Gesù e del vangelo in ogni angolo della terra e dei cuori, anzi, vi collabora alacremente e senza sosta, ma cerca con grande cura e attenzione che questo processo di evangelizzazione e di conoscenza di Gesù si propaghi con l’energia della persuasione e non della testimonianza, della forzatura e non della gioia. Avvicinare un uomo alla conoscenza della verità, se anche solo minimamente con una forzatura, è allontanarlo dalla conoscenza della verità per sempre. Satana ama con infinito piacere ogni forma di evangelizzazione e catechesi gestita anche solo con la minima forma di forzatura e costrizione. Visto che non può impedire completamente che l’uomo venga a conoscere il nome di Gesù lungo la storia, il suo obiettivo è che, se questo incontro tra l’uomo e la Parola di Gesù accade, deve assolutamente accadere all’insegna di una qualsiasi forma di forzatura, persuasione, costrizione. Satana in questo modo, in mezzo a tanta e generosissima buona fede e intraprendente zelo missionario dei discepoli di Gesù, degli evangelizzatori, dei missionari, dei catechisti, dei consacrati, usa la sua arma più affilata per allontanare l’umanità dalla conoscenza che Gesù è venuto a portare, usa l’arma della forzatura. Satana vuole cancellare Gesù dal cuore della gente e lo fa in modo geniale e invisibile, paradossale ed efficacissimo. Satana opera affinché la propagazione del nome e della Parola del Maestro e di ogni conoscenza utile alla vera evoluzione dell’uomo accada nella forzatura, nella persuasione, nella pressione dei ricatti, nel cacciar dentro a forza e senza sorriso, coartando e invadendo, obbligando e sforzando, accelerando e violando, comprimendo e prevaricando. Ogni forzatura allontana dalla verità e dalla conoscenza.
C’è una divina legge dominante che opera per garantire e custodire perfettamente e costantemente la libertà dell’uomo e dunque la sua capacità di amare, e questa legge, che lo vogliamo o no, fa in modo che ogni cosa imparata nella forzatura della persuasione, nella paura del giudizio, attraverso la pressione del voto e nella competizione sia perduta, perduta per sempre. Lo Spirito della Verità non ci forza alla verità, ma ci ispira, ci ispira dolcemente, gentilmente, gradualmente, con pazienza e amore, compassione e tenerezza indicibili. È incredibile per la mente umana, ma Satana ci forza a conoscere Gesù, così che lo perdiamo e lo allontaniamo da noi con forza e determinazione. Lo Spirito Paraclito invece segue il metodo di Dio Padre, conduce a conoscere Gesù attraverso l’ispirazione, l’ispirazione della conoscenza, della testimonianza e della gioia.