Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 27 Giugno 2024

12a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Secondo libro dei Re 24,8-17; Salmo 78,1-5.8-9; Vangelo di Matteo 7,21-29

Salmo 78,1-5.8-9

Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

1 O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti:
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto Gerusalemme in macerie.
2
Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli agli animali selvatici.

3 Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme
e nessuno seppelliva.
4
Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini,
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
5
Fino a quando sarai adirato, Signore: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?

8 Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!
9
Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Vangelo di Matteo 7,21-29

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 21 «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”
23
Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”
24
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
26
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». 28 Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: 29 egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

Di peggio non c’è

Un giorno ce ne siamo andati dalla città celeste ribelli e in sfida con il Signore della Vita. Un giorno, dopo avere vissuto la nostra esperienza su questa terra, il Signore della Vita ci richiamerà nella città celeste, ma non ci riconoscerà dal suono. In quel momento, quando diremo il nostro nome, non sarà il suono della nostra voce a farci riconoscere, né ci potrà aiutare il suono della nostra voce quando cercheremo di gridare il Suo nome. In quel giorno il Signore della Vita non avrà orecchie per ascoltare.
Ma allora da cosa ci riconoscerà? Semplice. Da ciò che non si può contraffare. Il profumo. In quel giorno il Signore della Vita non ci riconoscerà dal suono delle parole, ma dal profumo di giustizia delle nostre azioni. Lì, davanti a Lui, non ci potrà accompagnare il suono delle parole che avremo detto in tutta la nostra vita, fossero state anche le più sante, persuasive, mistiche ed evangeliche del mondo, ma potrà accompagnarci solo ed esclusivamente la fragranza delle azioni e delle scelte di amore compiute in gioia e umiltà. Il Signore ci riconoscerà con il naso, non ci riconoscerà dalla montagna delle parole dette nei riti e nelle preghiere, né dal profumo dell’incenso che avremo addosso, ma dal profumo della fragranza d’amore che avremo sviluppato dentro e attorno a noi. Ogni atto di amore e di perdono sprigiona la fragranza di Dio, ogni atto di divisione, rancore e ingiustizia sprigiona il lezzo del Nemico.
Cosa c’è di peggiore che un giorno sentirsi dire in faccia dal Signore della Vita: Mai conobbi voi. Allontanatevi da me operatori di iniquità, e non avere più parole da dire e nemmeno profumo e fragranza d’amore da fargli annusare?