Salmi Cantici Inni

Quando la parola umana incontra la musica, nasce il canto degli uomini.
Quando la parola di Dio incontra la musica creata apposta per lodare e invocare Dio, nasce il canto dello spirito, il canto spirituale.
Nella bibbia c’è addirittura un libro intero dedicato ai testi che possono, se musicati, essere utilizzati per lodare e invocare Dio attraverso il canto.

Si può cantare a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo con salmi, cantici e inni:

  • i 150 salmi, in ebraico tehillìm, cioè “canti di lode”, dal verbo ebraico halal, “lodare”, provengono dalla bibbia e venivano sempre cantati. Sono la più alta scuola di preghiera in musica. Cantare i salmi, da sempre ritenuti “santuario portatile”, è entrare nel luogo sacro della propria anima, è rifugiarsi all’ombra delle ali dell’Altissimo e imparare così a vivere rivolti verso lui. I Salmi sono un dizionario infinito di parole e immagini dal quale attingere per sostituire le parole e le immagini interiori mortali della mente con parole e immagini interiori di luce e di vita, ispirate da Dio stesso;
  • i cantici, in ebraico maskil, “che rende attento, intelligente”, sono invocazioni, preghiere dossologiche, meditazioni spirituali intense e profonde, tratte dalla bibbia, Antico e Nuovo Testamento. Nel vangelo vengono definiti pneumatikàis, “provenienti dallo Spirito”;
  • gli inni, in greco hymnos, sono canti di lode e benedizione per rendere lode a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, e a Maria, la Madre del Signore. Il testo dell’inno non è letteralmente tratto dalla bibbia, ma parla la sua lingua, il suo lessico, usa la sua terminologia, le sue espressioni e le sue immagini.

In questa sezione puoi trovare salmi, cantici e inni utili per lodare e invocare Dio.
Per ogni brano sono disponibili diversi contenuti: file audio scaricabili, video tutorial per l’esecuzione con chitarra e altri strumenti, video Meditation & Worship, “Meditazione e Adorazione”, spartiti musicali, testi e accordi in formato PDF, spiegazione dei significati dei testi e modalità della composizione dei brani.

Pace

Cantico: Numeri 6,24-26

Il Signore ti benedica
e ti protegga
il Signore faccia brillare
il suo volto su di te
ti sia propizio

Il Signore ti benedica
e ti protegga
il Signore faccia brillare
il suo volto su di te
ti sia propizio

Il Signore sollevi verso te
il suo volto
e ponga in te pace

Il Signore sollevi verso te
il suo volto
e ponga in te pace

Spiegazione del testo

Quando Gesù fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata (Luca 19,41-44). Gesù stesso si autodefinisce come quello che porta alla pace. Gesù è colui, il solo, l’unico che porta la pace, che dona la pace. In Giovanni 14,27 afferma: Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Gesù si manifesta come unico volto della pace, la pace vera, quella a cui l’uomo aveva rinunciato quando si è messo in rivolta contro Dio. Gesù e solo Gesù è colui che, con il dono di tutto il suo essere all’umanità, ripristina e ristabilisce la nuova ed eterna alleanza tra Dio e l’uomo, alleanza che l’uomo aveva infranto mettendosi in rivolta contro Dio. La vecchia alleanza si era ristabilita attraverso il gesto, il simbolo della cena dell’agnello della Pasqua, del passaggio dalla schiavitù alla liberazione, ora, con Gesù, nell’Eucaristia, non si mangia più agnello per la nuova ed eterna alleanza, ma l’Agnello si fa cibo e si fa mangiare dall’umanità.
Al termine dell’antica liturgia ebraica il sacerdote usciva e pronunciava la benedizione sacerdotale che si trova nel libro dei Numeri al capitolo 6,24-26, insegnata dal Signore a Mosè e da Mosè ad Aronne, il capostipite di tutti i sacerdoti. In questa benedizione in cui il Signore cala, si posa, prende contatto con il suo popolo, c’è tutto l’amore, tutta la potenza che Dio pone nella sua creatura. In questa antica forma di benedizione già si prefigura, nel dono della pace, il volto di colui che porta la pace, il Principe della pace, Shiloh.

Il brano Pace in versione discografica è contenuto nell’opera:
Shiloh, il Principe della pace
di Paolo Spoladore